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mercoledì 30 novembre 2011

Perchè io valgo!



E' lui che si sta sacrificando per i nostri capelli..... possiamo ancora dire:"Perchè io valgo?"


lunedì 16 maggio 2011

ORA CAPISCI CHE SI PROVA?









Quella sensazione di smarrimento e di paura ..... quella voce che grida dentro: " NOOOO, NON PUO' ESSERE VERO!!!" .... la gola secca ... il cuore che batte a mille e quella corsa senza fine......




"BRUTTO STRONZO, ORA CAPISCI CHE SI PROVA?"

mercoledì 30 marzo 2011

IL PIANTO DELL'AGNELLO


Si avvicina la Pasqua e con sé il sacrificio di centinaia di agnellini, quest’anno prima di metterti a tavola per soddisfare il tuo palato sopraffino pensa questo:



I cuccioli di appena un mese vengono allontanati a forza dalle loro mamme che percepiscono il pericolo e tentano una goffa protezione con il loro corpo, vengono poi caricati a forza  e portati al macello, appesi per una zampa a testa in giù, iniziano a belare impauriti, ad un tratto un coltello affonda nella giugulare e il pianto diventa acuto, somigliante a quello di un bambino, l’agnellino  inizia a scuotersi … c’è sangue dappertutto .


Sono 3 minuti di terrore e di agonia …. morire dissanguati è doloroso, il pianto si affievolisce e termina quando  l’ultima goccia di sangue esce dal  corpicino straziato,  la carne  bianca e più appetibile e fa meno impressione a noi che la mangiamo.


Ricorda non ci saranno spezie che riusciranno a  coprire il sapore della morte eseguita in funzione di una tradizione cattolica e domandati perché i macelli sono sempre lontani dai centri abitati …il pianto degli animali non deve essere udito!!!


BUONA PASQUA!






venerdì 18 marzo 2011

PERCHE’ CONTINUIAMO A CHIAMARE L’UOMO, “ANIMALE”?








Spesso, troppo spesso leggo o sento utilizzare i termini “bestia”, “animale” oppure “peggio di una bestia” in riferimento a tragici eventi,  perché  atti così atroci compiuti dagli uomini vengono accomunati  agli animali?

Se un uomo compie  violenza su una donna o peggio ancora su un minore,immediatamente viene  classificato “animale”, no io non ci sto!

Nessun animale è capace di tanto orrore, il loro istinto predatorio  ha come unico scopo la sopravvivenza, non c’è mai crudeltà o voglia di fare del male gratuitamente.

E allora smettiamola di usare questi termini e iniziamo a rispettarli perché abbiamo tanto da imparare da loro, se un  uomo si macchia di un grave crimine succede perché E’ un uomo e NON un animale!






giovedì 17 febbraio 2011

UNA MATTINA DI ORDINARIA FOLLIA



Eppure sembrava una giornata normale.......

Come ogni mattina mi reco al canile, tolgo il cappotto e prima di iniziare il giro di controllo e sfamare i numerosi ospiti del rifugio, ricordo di non aver acquistato le sigarette (è un vizio che non riesco a togliere), sbuffando indosso nuovamente il paltò ed esco a piedi  dirigendomi al bar tabacchi poco distante. 

Ad un tratto sento alle mie spalle la forte accelerazione di una macchina e un tonfo sordo, istintivamente mi giro  ma non vedo nulla, tranne l’auto che si allontana velocemente, continuo a camminare ma c’è qualcosa dentro di me che mi obbliga a fermarmi, mi giro di nuovo e torno indietro, esattamente nel punto in cui ho sentito il rumore sordo.

Fa particolarmente freddo, è prestissimo, c’è poca gente per strada, inizio a cercare  qualcosa..... non so esattamente cosa, ad un tratto scorgo tra due macchine parcheggiate un sacchetto di plastica, mi avvicino  lentamente e mi inchino …. il silenzio è totale,  forse per la mia innata curiosità o per una sorta di sesto senso, decido di toccare con la punta del piede il sacchetto.

Mi rendo conto che dentro non c’è immondizia, il cuore mi batte forte, so già cosa troverò.  Raccolgo il sacchetto da terra e lo appoggio delicatamente sul cofano della macchina, è chiuso con un doppio nodo, non riesco ad aprirlo, strappo la plastica mentre ansimo … il cuore mi si ferma per un attimo … all’interno c’è un cucciolo di cane con le zampette legate e un una bandana che chiude il musetto.

Velocemente lo libero dalla  striscia di stoffa, inizia a respirare meglio ma trema come una fogliolina, avvolgo il corpicino con la mia sciarpa ed inizio a correre come una pazza verso il canile, lo porto in ufficio... rabbia e tenerezza si mescolano. Lo libero anche della corda che trattiene le zampine e lo stringo a me cullandolo.  

Lentamente sento che non trema più, il musetto è appoggiato alla mia spalla, inizio a piangere silenziosamente mentre lo cullo  e gli carezzo la schiena, è scheletrico e mi rendo conto che c’è qualcosa che non va.

Chiamo il veterinario, malgrado l’ora è paziente e mi dice che da lì a poco mi raggiungerà per constatare le condizioni  del piccolo. Occhio e croce avrà un paio di mesi è uno  “scricciolo” con degli occhietti arguti.

Nell’attesa metto del latte in polvere in un biberon e lo allatto. Come sospettato, il veterinario  diagnostica una deformazione alla spina dorsale che lo porterà a zoppicare vistosamente per tutta la vita.

In quel preciso momento sento crescere dentro di me una furia incontenibile, come si può legare, chiudere in  un sacchetto, gettare in mezzo alla strada un cucciolo perché ha la sventura di essere nato con un difetto fisico? Con quale cuore ci si può guardare in viso senza sputarsi? Sarò cattiva ma auguro la stessa sorte all’autore del gesto con una sottile differenza che non scrivo per decenza, ma che è facilmente intuibile.

Per il momento  Tabacco (l’ho chiamato in questo modo perché  solo grazie al mio vizio è vivo), rimarrà in canile per tutte le analisi e terapie necessarie  poi la mia collega lo adotterà. 

Nella disgrazia il piccolo Tabacco è stato fortunato, avrà una famiglia che si occuperà di lui e dimenticherà velocemente questa brutta esperienza, non diventerà un'altra “ anima invisibile” del canile.

Da parte mia, rimarrà la rabbia per non essere riuscita a focalizzare immediatamente la situazione e di non aver annotato mentalmente il numero di targa della bestiaccia che ha avuto il coraggio di macchiarsi di un gesto così vile.


 Silvia_60

giovedì 10 febbraio 2011

L’INFERNO DEI MACACHI DI GIACARTA




Nei mercati rionali di Giacarta è facilissimo reperire cuccioli di macaco fascicularis e nemestrina (specie protette) i piccoli vengono sottratti dalle braccia delle madri uccise dai bracconieri , venduti a prezzo stracciatissimo e immessi sul mercato.

 Gli acquirenti sono “persone” senza scrupoli, scelgono i cuccioli perchè più facili da addestrare e più teneri da vedere. Dopo lo shock per all’allontanamento forzato dalle  mamme, inizia il loro lungo inferno.

L’addestramento inizia  con una catena al collo che li accompagnerà per tutta la vita e poco importa se crescendo  procurerà dolori ed infezioni a volte mortali, la catena serve inoltre  ad infliggere punizioni se l’animale non esegue gli ordini alla perfezione.

Il secondo passaggio è l’asportazione dei canini aguzzi,anche qui la tecnica è orribile, eseguita da svegli e con dolori immaginabili.



Devono imparare a camminare in posizione eretta e per questo motivo vengono “appesi “ a testa in giù per allungare gli arti posteriori,l’alimentazione è scadente e non appropriata, data solamente quando i macachi imparano .


Come se non bastasse,vengono privati della socializzazione tra loro, dopo l’addestramento sono riposti in gabbiette,questo procura un profondo stato di prostrazione oltre l’annullamento della dignità.



A questo punto sono pronti per andare a chiedere l’elemosina o ballare di fronte ai turisti sorridenti. Naturalmente nessuno si chiede se tutto questo è normale,se i macachi nascono con l’istinto di ballare,camminare come noi o peggio ancora  raccimolare soldi con l’accattonaggio.

Quando crescono,i macachi vengo abbandonati a loro stessi,non sono capaci di procurarsi il cibo,hanno paura degli umani ed inoltre non sanno rapportarsi con i loro simili.




Se avete intenzione di andare a Giacarta, boicottate questi “spettacoli” indegni e raccontante cosa patiscono gli animali a chi ancora ignora .

SILVIA_60

venerdì 4 febbraio 2011

14 FEBRAIO: UNA DATA IMPORTANTE PER GLI INNAMORATI QUEST’ANNO REGALIAMO QUALCOSA DI DIVERSO

Per chi è innamorato il giorno di San Valentino è una ricorrenza importante, quest’anno potrebbe essere l’occasione buona  regalare qualcosa di originale,  ma principalmente che faccia bene al cuore.

Cosa?  Un’adozione a distanza di un cane o di un gatto in uno dei tanti canili della vostra città. E’ un piccolo gesto ma di un' importanza grandissima, festeggiare l’amore significa anche questo, regalare un po’ di sollievo a chi è stata negata la libertà.

 Adottare un cane anziano, potrebbe essere un dono bellissimo,contribuire con una spesa minima al mantenimento,alle terapie  veterinarie e tutte le cure necessarie.  Avrete sempre le notizie con le foto del cagnolone  adottato .

Pensateci  è un piccolo atto d’amore ,una panacea per il cuore  ed in più..... costa molto molto meno di un oggetto in oro!


martedì 1 febbraio 2011

COSA SAREBBE UN MONDO SENZA API?








Molti considerano le api una grossa seccatura , hanno invece, un ruolo globale e vitale per la nostra sopravvivenza, la loro perdita avrebbe un impatto devastante,basti pensare che sono  responsabili di un terzo della nostra alimentazione.


Oltre la  produzione del  miele, impollinano il 90% delle piante che coltiviamo,il continuo successo delle leading  commercial, per un valore stimato in 40 miliardi di dollari, è dovuto al loro prezioso operato. Senza le api potremmo rimanere senza frutta, verdura, noci, olii e cotone ed è un rischio non lontano, negli ultimi anni la popolazione delle api ha registrato un notevole declino : alcune specie sono ormai estinte.



L’uso sconsiderato di pesticidi sta condannando le api rimaste, l’Italia ha scelto la via della massima precauzione e della sospensione prudenziale dell’uso, ma ci sono Paesi che continuano l’ inesorabile condanna a  morte di queste piccole creature tanto necessarie alla nostra sopravvivenza.



L’estinzione delle api,oltre portare la naturale carenza di cibo,avrebbe ripercussioni su problemi sociali e politici devastando l’economia mondiale, gli scienziati hanno lanciato un  grido d’allarme  già da tempo,ma gli uomini continuano ad essere sordi a questi appelli,quando si accorgeranno quale  danno sono riusciti a commettere sarà troppo tardi.


La prossima volta,prima di allontanare o schiacciare un’ape ,pensa ad un mondo senza colori, a prati senza fiori pensa che la tua vita è appesa alla sua.


“Niente più api, niente più impollinazione, niente più piante, non più uomo”
(Albert Einstein)


sabato 29 gennaio 2011

POTENZA E ABNEGAZIONE, MA QUANDO LA PAZIENZA FINISCE…..




La potenza di un elefante è nota, se a questo  si aggiunge  una massa corporea pari a una tonnellata  la prigionia forzata ed i maltrattamenti subiti, la rabbia e la forza aumentano in maniera esponenziale, ciò che ne scaturisce è una furia incontrollabile, il giovane proprietario dell’animale ha rischiato di esserne travolto in pochissimi istanti.

 La sorte dell’elefante non cambierà,continuerà a vivere in sudditanza psicologica e fisica di quell’uomo che non conosce pietà.

Ma ancora una volta gli animali ci danno una lezione di vita, la sequenza fotografica non ha bisogno di molte parole ….. parla da sé




Silvia_60







giovedì 6 gennaio 2011

Vivisezione e cosmesi: siamo alla risoluzione finale?



Sono decenni che l’opinione pubblica europea è contraria all’utilizzo di animali per la ricerca cosmetica. Molto è stato fatto tanto  per giungere alla Direttiva Europea, la cui entrata in vigore era prevista per il 1998,  che sanciva l’abolizione dei test sugli animali per uso cosmetico, ma le forti pressioni delle lobbies dei vivisettori hanno fatto slittare la data al 2013. Non ci sarebbe da meravigliarsi se la data slittasse nuovamente nell’indifferenza dei media.

Credo sia doveroso ricordare che per sperimentare i cosmetici viene utilizzata una delle più atroce,obsoleta e completamente inutile prova: il Draize Test di cui esistono due versioni.

1)      Oculare: consiste nell’immobilizzare il coniglio e instillargli nell’occhio la sostanza, quindi esaminare a distanza di giorni i danni  provoca  tiai tessuti . Ovviamente al coniglio viene apposto un collare elisabettiano affinché non possa con le zampette togliersi la sostanza inoculata. Questo metodo “dovrebbe” valutare la capacità di irritazione di una sostanza nei tessuti dell’occhio umano. 

2)       Cutaneo: consiste nell’applicare sulla pelle del coniglio, previa la rasatura del pelo in maniera che le sostanze siano a diretto contatto con la cute, i prodotti al fine di valutare a distanza di tempo l’irritazione provocata. Anche qui dopo il test e per i giorni seguenti ,viene apposto il collare elisabettiano. Tale metodo “dovrebbe” valutare la capacità di irritazione sulla cute umana.

3)  Test di cancerogenicità: serve a stabile se una sostanza può innescare una qualunque forma tumorale. L’attendibilità del test  non è risolutiva, infatti i risultati ottenuti sono limitati agli effetti sugli animali sui quali si sperimenta e non sull’uomo. Generalmente vengono utilizzati roditori ai quali viene fatta ingerire o inalare una sostanza per anni. Poi vengono uccisi e sottoposti ad autopsia per stabilire la presenza di eventuali tumori nei loro tessuti.

Già nel 1971 alcuni ricercatori evidenziarono l’effettiva inutilità di tali test perché i risultati del Draize oculare e quello cutaneo differenziavano tra loro, non solo tra un laboratorio e l’altro,ma perfino all’interno di una stessa struttura di analisi, giungendo alla conclusione della loro inapplicabilità sugli esseri umani e all’impossibilità di giudicare i risultati dei test in maniera oggettiva.

A distanza di 40 anni,malgrado tutto,si continua a sperimentare utilizzando i soliti test, ma l’apoteosi si è toccata quando, utilizzando una lacrima umana per valutare l’irritabilità di una sostanza (Test di Bettero), non venne convalidata perché i risultati che si erano ottenuti erano discordanti da quelli effettuati sugli animali !!! Poteva essere forse diverso? In pratica, i metodi alternativi non lesivi e decisamente più attendibili non sono presi in considerazione.

Cosa possiamo fare noi? Vigilare attentamente che non ci siano ulteriori rinvii per non vanificare ulteriormente il lavoro fatto sinora. Mi rivolgo inoltre a tutte quelle persone poco sensibili al problema: la continuazione di tali test non mettono al sicuro la nostra salute e gli unici effetti sicuri che producono sono lo sfruttamento e la sofferenza degli animali.


Silvia_60